Psicoanalisi Contro – Compagnia Teatrale Sandro Gindro ETS

presenta

Dopo Carosello iniziano i sogni

Ricercare Pop-art

Liberamente tratto da “Ricercare a quattro” di Sandro Gindro

Locandina Carosello

“Ascoltatemi perché non voglio essere più solo…”

 

Il Carosello della televisione italiana è stato uno dei prodotti più geniali della pop art: un canovaccio, piccole storie interpretate da grandi attori, disegni e pupazzi animati nascondevano la fulgida banalità della società dei consumi.

Milioni di persone, grandi e piccini, davanti alla televisione hanno sognato per anni, grazie ad un universo patinato, dove le piccole storie che ammiccavano al teatro dell’assurdo ed i grandi attori del teatro italiano erano in grado di rileggere il mondo trasportando l’oggetto commerciale in un contesto straniante e dissacrante, con ironia e provocazione, ma sempre nell’ambito di una logica di mercato.

Dopo Carosello iniziano i sogni (Ricercare pop art) si colloca proprio all’interno della ricerca etica ed estetica propria di alcune forme della pop art: cavalcare le immagini delluniverso mediatico in modo critico, indagando, con mezzi in parte digitali, in parte artigianali, su forme e modi che caratterizzano quella tendenza alla banalizzazione e allassuefazione tipica del fenomeno del consumismo.

Sette quadri e un finale strutturati alla maniera delle piccole azioni teatrali care al Carosello degli anni ’60 e ’70.

Le scene acquisiscono la forma del ricercare nelle sue due differenti accezioni: la prima si riferisce alla struttura, una forma rapsodica, un filo rosso concepito secondo la poetica del teatro dell’assurdo il quale lascia il posto ad uno slogan finale che inneggia ad uno o più prodotti commerciali; la seconda fa riferimento all’etimo della parole: cercare attorno più volte, impegnarsi nella composizione di un movimento circolare finalizzato a trovare nuovi elementi all’interno di elementi noti.

Per fare ciò abbiamo pensato di creare una performance multimediale, una contaminazione di suoni elaborati in tempo reale, in dialogo continuo con piccole azioni teatrali giocate su un registro allo stesso tempo ironico e paradossale.

 

Uomini confusi, petulanti, polemici; una voce fuori campo che segna percorsi spesso contraddittori: questi i protagonisti “teatrali” della performance.

Assieme a loro due musicisti gestiscono in tempo reale un sistema live electronics attingendo profondamente all’immaginario creato dal nostro amatissimo Carosello. Uno spazio vuoto riempito di voci, immagini e suoni nel quadro finale recupera il valore del silenzio, senza oggetti, senza consumismi, pieno solo di sogni.

Vibrafono, percussioni, Live electronics Andrea Biondi

Chitarra, live electronics, Stefano Carbonelli

Voce fuori campo Roberta Pia

Con Francesco Pezzella

Regia Francesco Pezzella